00 24/11/2008 22:00
I cacciatori di latitanti lo sanno bene: bisogna seguire le donne. E per scovare Giuseppe Nirta, 35 anni, inserito nell'elenco dei cento ricercati più pericolosi d'Italia, la polizia le ha pedinate per mezza Europa, quando sono partite dalla Calabria: tre donne, tre sorelle, Aurelia, Angela e Teresa Strangio, con parentele illustri dentro la 'ndrangheta. sono andate dritte ad Amsterdam e lì sono scattati altri servizi di sorveglianza: i poliziotti hanno messo l'occhio su alcuni sacchi che venivano trasportati dalle tre sorelle. Un filo che ha portato a Giuseppe Nirta, latitante dal 1999, condannato a 14 anni per traffico internazionale di stupefacenti, marito di Aurelia Strangio, cognato di Giovanni Strangio, attualmente ricercato, considerato uno dei killer dalla strage di ferragosto a Duisburg, quando la faida di San Luca arrivò in Germania e fece sei morti, contro la cosca rivale dei Pelle-Vottari. Lo stesso Nirta è sospettato di avere fatto parte del gruppo di fuoco. In manette ad Amsterdam anche Francesco Giorgio Madeo, 25 anni, autista delle tre sorelle in trasferta. Nirta viveva da tempo ad Amsterdam, con un carta d'identità falsa, smentendo la tradizione che impone ai latitanti di non allontanarsi dal proprio feudo criminale. Secondo gli investigatori, le tre sorelle, due delle quali con precedenti penali legati allo spaccio di droga, avevano anche il ruolo di portare messaggi tra l'Olanda e San Luca. Adesso sono accusate di favoreggiamento.